Escursioni e trekking nei dintorni di Cavargna
Per vivere, divertirsi, rilassarsi nel nostro rifugio, comprendere il territorio e la cultura della valle vi consigliamo alcune attività, che possono variare in funzione della stagione e delle condizioni meteo.
Il rifugio è posizionato a quota 1542mt. L’esposizione soleggiata e la gran quantità di sentieri di origine rurale, offrono la possibilità di molteplici itinerari, percorribili tutto l’anno.
Come raggiungerci
Dall'Italia
- Strada che ha inizio a Dasio, località di Buggiolo, Val Rezzo.
- Sentiero che ha inizio a Cavargna.
- Sentiero che ha inizio a Seghebbia, Val Rezzo.
Dalla Svizzera
- Sentiero che ha inizio a Bogno.
- Sentiero che ha inizio a Certara.
- Sentiero che ha inizio a Cimadera.
I sentieri di Val Cavargna
Altri sentieri iniziano nei pressi del Rifugio San Lucio e permettono di visitare altre località della Vla Cavagna. Compresi quelli già descritti, arriviamo a quota 13.
Per chi utilizza l'applicazione "komoot" questo link vi rimanda alla sezione dedicata.
Sentiero Capanna Monte Bar (Svizzera)
Un percorso intermedio di circa 3h 30’, 8 spettacolari km di traversata che tracciano il versante della Garzirola, con continui sali e scendi e tratti ripidi e particolarmente esposti.
Sentiero Monte Garzirola
Percorso impegnativo di circa 1h30’/2h in quanto il dislivello da superare è più di 500m. Qui si trova l'omonimo Rifugio, da cui proseguendo si possono raggiungere il Monte Camoghè e altre mete dell'Alto Lario.
Visitare gli alpeggi
Durante il periodo estivo si possono raggiungere e visitare anche diversi alpeggi:
- - Alpe Colmine, che si trova sul sentiero per raggiungere Cima Fiorina;
- - Alpe Tabano, collocato poco dopo il nostro Rifugio seguendo il sentiero verso il Rifugio Garzirola;
- - Alpe Corte di Certara, in Svizzera, specializzato in formaggi di capra e dove si può assistere a delle dimostrazioni di produzione in caseificio.
Grazie a tutti gli alpeggi è quindi possibile incontrare durante le passeggiate diversi animali al pascolo.
Prodotti locali: dove acquistarli
In tutti questi alpeggi è possibile comprare i loro tipici prodotti: come formaggi e burro.
Tutti i formaggi che trovate nella nostra cucina provengono dalle aziende agricole che gestiscono gli alpeggi.
Festività e ricorrenze della valle
Festività di San Lucio
Ogni 12 luglio dell'anno si festeggia San Lucio. Ad aprire la giornata la celebrazione della messa nella chiesa, a vi susseguono pranzi e canti accompagnati da fisarmoniche.
Festa di San Rocco
Ogni 16 agosto dell'anno si festeggia San Rocco. I festeggiamenti iniziano la sera del 15, dove molti ragazzi, e non solo, si divertono accompagnati da musica e campeggiano in tenda o pernottano al Rifugio. Il giorno successivo prende vita la festa vera e propria con festeggiamenti simili a quelli del 12 luglio.
La chiesa di S.Lucio e S.Rocco
Prima di raccontarvi la storia di questa bellissima “chiesetta” ricordiamo che è possibile visitarla chiedendo le chiavi al Rifugio San Lucio, posto rispettivamente di fronte ad essa.
Sul passo al confine tra Italia e Svizzera, ad oltre 1500 metri di quota, nel decanato di Porlezza troviamo un antico oratorio.
L’oratorio di San Lucio, soprannominato “la chiesetta”, è collocate di fronte al Rifugio San Lucio e La “chiesetta” fu costruita verso la fine del XIII secolo, nel luogo in cui il martire San Lucio è stato sepolto. L' oratorio, con struttura a capanna, ha subito nei secoli varie ristrutturazioni ed aggiunte. A partire dal XIV secolo venne interamente affrescato, ma purtroppo molti di questi affreschi sono andati persi col tempo. Solo alcuni sono stati recuperati dai lavori di restauro.
La chiesa al suo interno ha due Santi: San Lucio e San Rocco, il primo viene ricordato come il protettore dei casari e dei pastori e viene commemorato il 12 luglio, mentre il secondo viene commemorato il 16 agosto, come protettore degli animali.
Lucio, fino al 1610 era conosciuto anche come Luguzzone e Uguccione.
La tradizione lo ricorda come un pastore sotto padrone, che pur essendo poverissimo, non esitava a distribuire quanto possedeva ai poveri.
Essendo il pastore al servizio di un padrone avaro e dando il suo ai poveri, fu dal padrone cacciato. Messosi al servizio di un altro avvenne che quest’ultimo vide rapidamente moltiplicati i suoi greggi e prodotti, mentre il primo andava in miseria.
Questi spinto dall’invidia e dall’odio uccise il servo di Dio proprio sull'omonimo passo che porta il suo nome.
La leggenda narra che sul luogo del delitto sgorgò una fonte che formò un laghetto. San Lucio è invocato anche per la conservazione della vista: gli
ammalati proprio nell’acqua di quel famoso laghetto si lavavano gli occhi, che si narra “si tingesse di rosso” nel giorno della festa, il 12 luglio, giorno del martirio del Santo.
Sempre dedicata a San Lucio vicino al rifugio potete trovare una cappelletta al cui interno è conservata una statua del santo, che sostiene con la mano sinistra una forma di formaggio mentre con la destra brandisce il coltello del formaggiaio nell’atto di affettare il formaggio per distribuirlo ai poveri... [estrapolato da valcavagna.org] e [chiesadimilano.it]